Il consorzio di tutela al primo simposio scientifico nazionale “Italia next dop”  organizzato dalla Fondazione Qualivita, per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere DOP IGP. Un momento molto atteso per aggregare Consorzi di tutela, aziende, ricercatori, Università e Centri di ricerca, interessati ad avviare un dialogo operativo e stabile in grado di sostenere l’evoluzione della qualità agroalimentare italiana delle Indicazioni Geografiche. Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei, con il presidente Giuseppe Arezzo e l’agronomo Umberto Godano, ha voluto portare a Roma l’esperienza di una “piccola” realtà che è riuscita ad aggregare produttori di olio dop di ben tre province: Ragusa, Siracusa e Catania. Il Simposio è organizzato in 6 sessioni scientifiche che vedono come protagonisti professori universitari e ricercatorirappresentanti dei Consorzi e delle imprese, selezionati dal Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita. Il  simposio è coordinato dal Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita, composto da 20 personalità di comprovata esperienza nei vari ambiti di ricerca sulle DOP IGP.

 

 

 

Apprendere le principali caratteristiche chimiche e organolettiche dell’olio dop monti iblei, acquisire e saper utilizzare termini tecnici e nozioni specifiche. Una lezione didattica nell’aula magna dell’istituto “Ferraris” di Ragusa con le terze e quarte classe della sezione di agraria. E’ il secondo ciclo di incontri del progetto “Consorzia..moci” voluto dalla scuola e che vede insieme i tre consorzi di tutela (Formaggio ragusano dop, Consorzio di tutela Cerasuolo  di Vittoria Docg-Vittoria Doc e olio dop monti iblei). L’iniziativa è stata accolta con molto interesse dagli studenti, attenti ad approfondire la conoscenza dell’eccellenza territoriale, da sempre legati ai prodotti di qualità. Il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo, ha voluto focalizzare l’attenzione sulla tipicità dell’olio dop, sugli obiettivi del consorzio di tutela, sulla varietà delle olive e l’importanza della potatura nella gestione di un uliveto.  Il Consorzio è l’interfaccia primaria del consumatore di olio. È l’organismo che tutela la bontà e la genuinità del prodotto e, dunque, tutela la salute dei consumatori, garantendo costantemente il rispetto, da parte dei produttori, delle norme previste nel disciplinare di produzione.

 

 

Un approccio diretto con gli alunni dell’istituto Galileo Ferraris di Ragusa. Consorzia..moci è il titolo del progetto voluto dalla scuola che vede insieme i consorzi di tutela (Cerasuolo, Formaggio ragusano dop e olio dop monti iblei). Nell’aula magna del ”Ferraris” il primo incontro divulgativo alla presenza degli studenti e del presidente del consorzio di tutela, Giuseppe Arezzo. Nel secondo step spazio ai laboratori di cucina con la degustazione. Parlare con gli studenti di olio dop monti iblei vuol dire mettere al centro della corretta alimentazione un prodotto alimentare sano e una presenza costante sulle tavole.L’iniziativa ha lo scopo di diffondere, a partire dalle più giovani generazioni, una vera cultura dell’olio basata sulla conoscenza del funzionamento dell’intera filiera di produzione, con attenzione alle “cultivar”, alle proprietà nutrizionali del prodotto e al modo migliore di consumarlo.

Aromi, colori, sfumature che danno forma all’immaginazione. Un’esperienza sensoriale unica, ma anche un’occasione per godere di una piacevole serata nel centro storico di Ragusa. Il profumo fruttato dell’olio dop monti iblei in piazza San Giovanni a Ragusa.

Al  Villaggio del Gusto, l’evento promosso da Slow food Ragusa, spazio ai laboratori con la degustazione dell’olio dop monti iblei, del formaggio ragusano dop, del pomodoro bio dell’azienda Alba Bio di Marina di Ragusa e di un buon  bicchiere di vino dell’azienda vitivinicola Agliastro 1863  di Ispica. L’olio– come il vino – deve essere accostato a pietanze che ne esaltano le qualità, il gusto e i profumi. Una bruschetta con il pomodoro bio e una fetta di pane condita con l’ olio dop. Il presidente del consorzio di tutela, Giuseppe Arezzo,   ha illustrato le finalità del consorzio e la bontà di un prodotto conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

L’olio dop monti iblei in piazza San Giovanni. Al Villaggio del Gusto (l’evento promosso da Slow Food Ragusa) spazio all’olio dop Monti Iblei e al consorzio di tutela.  Un evento per fare conoscere le peculiarità e le bontà dell’olio dop e delle eccellenze del territorio. Una degustazione con una bruschetta di pane condita con olio  dop Monti iblei, formaggio ragusano dop  e pomodoro bio dell’azienda Alba Bio di Marina di Ragusa. Il vino sarà offerto dall’azienda vitivinicola Agliastro 1863 di Ispica.  Un connubio perfetto per  portare avanti  quel patrimonio valoriale, culturale e gastronomico di questi luoghi e al contempo creare nuove generazioni di consumatori consapevoli. Il consorzio di tutela dell’olio monti iblei, con il presidente Giuseppe Arezzo, farà una breve presentazione sulle finalità del consorzio e sulla promozione e la valorizzazione dell’olio. Appuntamento giovedì 29 dicembre dalle 18 alle 20 in piazza San Giovanni a Ragusa.

 

 

Un trend in crescita. Con 278 olivicoltori consorziati con un aumento complessivo di 40 unità. I dati, seppur parziali,   confermano, di contro, una produzione di olio dop monti iblei in leggero calo con 1524 quintali di olio certificato. Se la qualità dell’olio è indiscussa, gli addetti della filiera olivicola, devono contrastare diversi problemi. Sempre attuale la mosca olearia. La raccolta, infatti, è stata anticipata regalando un prodotto di alta qualità: un olio dal gusto unico, vivace, intenso, fruttato. Il nostro oro verde dalle indiscusse proprietà si inserisce in un contesto di produttori più giovani. La cultura dell’olio a marchio dop si sta rinforzando anche per il suo ruolo determinante nella dieta mediterranea. La qualità dell’olio è il risultato di un lavoro straordinario che parte dalla coltivazione degli ulivi, passa per la raccolta delle olive, la tracciabilità, la molitura, e arriva fino all’imbottigliamento. “I dati sono incoraggianti – commenta il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – registriamo un prodotto di eccelsa qualità con una percentuale, riferita alla produzione, in leggero calo. Il territorio, nella sua estensione, si è ulteriormente ampliato, grazie alla modifica al disciplinare di produzione. L’elemento che preoccupa maggiormente gli operatori in tutte le fasi della filiera sono i costi di produzione. All’aumento dei mezzi tecnici di produzione vanno aggiunti tutti quelli nelle fasi più a valle, a partire dal confezionamento, che ha visto incrementi rilevanti del vetro, non ultimo il caro energia che ha fatto schizzare le bollette. Un plauso va rivolto ai nostri produttori che, tra mille difficoltà, continuano a produrre un olio di eccelsa qualità”. Consumare olio extravergine di oliva DOP significa avvicinarsi al territorio di origine, alla sua storia, alle sue tradizioni ed apprezzare il frutto del lavoro dell’uomo. L’ampia gamma di profumi e sapori che le cinque varietà principali di oliva sono in grado di esprimere, consentono di ottenere oli unici ed inimitabili.

 

Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei “riparte” da Giuseppe Arezzo. Il presidente uscente, in carica da ben 9 anni, è stato riconfermato per un altro mandato. Anche il Cda ha avuto la riconferma per altri tre anni. Il presidente Arezzo ha ricordato le tappe di un percorso ricco di impegni. “Ringrazio il consiglio di amministrazione e tutti i  nostri consorziati -spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – per la fiducia e la stima. Il mio impegno sarà soprattutto rivolto a rinnovare il prestigio di cui il consorzio ha sempre goduto. Stiamo attraversando una fase davvero complicata: il post pandemia, la guerra, i rincari delle materie prime. Il nostro settore, con tutte le difficoltà, resta uno dei cardini  con produzioni d’eccellenza. Al tempo stesso, intorno all’olio, ruota  un patrimonio  di saperi, di tradizioni, di culture ampie e diversificate. La parola chiave è qualità. Dietro ad un elevato livello qualitativo c’è un complesso sistema di fattori che lo determinano”.

Il consorzio ha voluto promuovere l’immagine dell’olio dop dei monti iblei in eventi  e manifestazioni fuori dai confini regionali. In ambito strettamente locale proficua la collaborazione, grazie ad un protocollo d’intesa, con gli istituti alberghieri di Modica e Scicli. Il consorzio è stato parte attiva nell’istituzione del nuovo corso   di laurea triennale, a Ragusa Ibla, in management delle imprese per l’economia sostenibile (MIES) del dipartimento economia e Impresa dell’Università di Catania. Importante anche la collaborazione con Amira per promuovere l’olio in eventi e manifestazioni anche di carattere sociale vedi il concorso riservato agli studenti disabili degli istituti alberghieri a Siracusa. Il consorzio di tutela fa parte della DOS Sicilia,  un’associazione di consorzi per la promozione e valorizzazione di produzioni tipiche agroalimentari siciliane a marchio DOP, IGP e QS.  All’interno dell’associazione fanno parte 17 consorzi di tutela e valorizzazione di produzioni di qualità certificata. Altro risultato raggiunto il corso per capo panel, nella sede della camera di Commercio di Catania, grazie ad una proficua collaborazione con l’istituto regionale del Vino e dell’olio di Palermo (Irvos) e il consorzio di tutela olio dop Monte Etna. Non ultimo la modifica al disciplinare di produzione, approvato dalla comunità economica europea, con nuove aree nei territori di Siracusa (Carlentini e Avola) e Catania (Mirabella Imbaccari e Scordia).

San Michele di Ganzaria celebra le produzioni d’eccellenza. Iniziando dall’olio dop monti iblei. Una giornata di studio con il convegno sul patrimonio di biodiversità e la ricchezza del territorio: la normativa vigente e il consumo consapevole dell’olio di qualità”. Una presenza, quello del consorzio olio dop monti iblei, per confermare la bontà delle produzioni

 

È tutto pronto per Olio e NonS’Olio, la manifestazione che si terrà a Chiaramonte Gulfi dall’11 al 13 novembre. Convegni, master class, show cooking, prodotti agroalimentari e area food: Olio e NonS’Olio, giunto alla quinta edizione, riapre i battenti in grande stile dopo un’assenza durata più di 10 anni. L’evento è organizzato dal Comune di Chiaramonte Gulfi insieme al Consorzio Chiaramonte, che riunisce 11 aziende del territorio, 7 delle quali si dedicano principalmente alla produzione di olio, 1 alle conserve e 2 alla ristorazione e all’accoglienza. Proprio la cucina, infatti, sarà il cuore pulsante dell’evento non solo per l’apertura dell’area Food prevista per sabato 12 e domenica 13 novembre, ma anche per la stretta collaborazione con l’istituto alberghiero “Principi Grimaldi” di Modica, sede staccata di Chiaramonte, che interverrà con uno show cooking durante il convegno di apertura di venerdì 11 novembre. Si parte venerdì 11 novembre alle 17.30 con un importante seminario denominato “Olivicoltura: alimentazione e ambiente”, che si svolgerà in Sala Leonardo Sciascia e a cui prenderanno parte importantissimi relatori del mondo olivicolo e della gastronomia. A seguire, lo show cooking organizzato dall’Istituto “Principi Grimaldi” di Modica che delizierà i partecipanti con alcuni piatti preparati sul momento il cui filo conduttore sarà l’olio d’oliva.

Alle 19.30 e alle 21.00 inizieranno le master class di degustazione, dedicate a olio, vino e birra che si svolgeranno rispettivamente in Sala Sciascia, Società Operaia Vittorio Emanuele e Società Operaia Umberto I. Sabato 12 novembre dalle 9 alle 15 si potrà partecipare al corso di potatura, a cura di APO Catania, con visite aziendali e degustazioni di prodotti presso le aziende locali.

Alle 15, l’associazione Chiaramonte Cammina propone una passeggiata denominata “Ripercorrendo le vie dell’Olio di Chiaramonte”. Alle 18, giro del centro storico insieme alla Pro Loco Chiaramonte.

Dalle 17 alle 24 apre, inoltre, in piazza Duomo, l’area Food “Sagra dell’olio” e gli stand espositivi “Dal produttore al consumatore”. Più di 20 aziende, infatti, esporranno i loro prodotti agroalimentari a disposizione dei visitatori. L’area food, invece, è gestita dalle associazioni del territorio di Chiaramonte, ovvero associazione Morana, Giovanile di Roccazzo, Muti, Piano dell’Acqua e Villaggio Gulfi.Sarà possibile degustare un vassoio con alcune specialità il cui filo conduttore è l’olio d’oliva: dai ceci con olio Dop all’immancabile salsiccia di Chiaramonte, dal “pane cunzatu” alla caponata di olive e naturalmente, essendo questo il periodo di San Martino, non mancheranno le frittelle. Domenica 13 novembre dalle 9.30 alle 17,00 torna l’apertura dell’area food e gli stand espositivi dei produttori. Da non perdere, inoltre, alle ore 10.00 in piazza Duomo la gara del Taglio della Fetta e una dimostrazione di spremitura delle olive con il “mini frantoio”.Per info e prenotazioni alle masterclass di olio, vino e birra consultare il sito del Consorzio Chiaramonte:

https://www.consorziochiaramonte.com/it/master-class-olio-e-nonsolio-2022/

 

San Michele di Ganzaria celebra le produzioni d’eccellenza. Iniziando dall’olio dop monti iblei. Una giornata di studio con il convegno sul “patrimonio di biodiversità e la ricchezza del territorio: la normativa vigente e il consumo consapevole dell’olio di qualità”. Una presenza, quello del Consorzio di tutela olio dop monti iblei, per confermare la bontà delle produzioni in un territorio, come quello di San Michele, che rientra nell’area di produzione dell’olio a marchio dop. E’ stata una giornata intensa – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo -con la presenza di tanti produttori del versante catanese. Il consorzio non poteva non essere presente rimarcando il ruolo fondamentale della promozione e della valorizzazione di un territorio così importante come San Michele di Ganzaria”. Con la modifica al disciplinare di produzione, approvato dalla comunità economica europea, il territorio si e’ ampliato includendo i comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia in provincia di Catania, Carlentini e Avola a Siracusa. Il territorio di produzione dell’olio extra vergine d’oliva DOP Monti Iblei riguarda le province di Catania, Ragusa e Siracusa. In questa zona elettiva la coltivazione dell’ulivo si basa su sistemi tradizionali e ciò è testimoniato dalla presenza di migliaia di ettari di uliveti e di centinaia di frantoi piccoli e grandi.