L’olio dop monti iblei in piazza San Giovanni. Al Villaggio del Gusto (l’evento promosso da Slow Food Ragusa) spazio all’olio dop Monti Iblei e al consorzio di tutela.  Un evento per fare conoscere le peculiarità e le bontà dell’olio dop e delle eccellenze del territorio. Una degustazione con una bruschetta di pane condita con olio  dop Monti iblei, formaggio ragusano dop  e pomodoro bio dell’azienda Alba Bio di Marina di Ragusa. Il vino sarà offerto dall’azienda vitivinicola Agliastro 1863 di Ispica.  Un connubio perfetto per  portare avanti  quel patrimonio valoriale, culturale e gastronomico di questi luoghi e al contempo creare nuove generazioni di consumatori consapevoli. Il consorzio di tutela dell’olio monti iblei, con il presidente Giuseppe Arezzo, farà una breve presentazione sulle finalità del consorzio e sulla promozione e la valorizzazione dell’olio. Appuntamento giovedì 29 dicembre dalle 18 alle 20 in piazza San Giovanni a Ragusa.

 

 

Un trend in crescita. Con 278 olivicoltori consorziati con un aumento complessivo di 40 unità. I dati, seppur parziali,   confermano, di contro, una produzione di olio dop monti iblei in leggero calo con 1524 quintali di olio certificato. Se la qualità dell’olio è indiscussa, gli addetti della filiera olivicola, devono contrastare diversi problemi. Sempre attuale la mosca olearia. La raccolta, infatti, è stata anticipata regalando un prodotto di alta qualità: un olio dal gusto unico, vivace, intenso, fruttato. Il nostro oro verde dalle indiscusse proprietà si inserisce in un contesto di produttori più giovani. La cultura dell’olio a marchio dop si sta rinforzando anche per il suo ruolo determinante nella dieta mediterranea. La qualità dell’olio è il risultato di un lavoro straordinario che parte dalla coltivazione degli ulivi, passa per la raccolta delle olive, la tracciabilità, la molitura, e arriva fino all’imbottigliamento. “I dati sono incoraggianti – commenta il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – registriamo un prodotto di eccelsa qualità con una percentuale, riferita alla produzione, in leggero calo. Il territorio, nella sua estensione, si è ulteriormente ampliato, grazie alla modifica al disciplinare di produzione. L’elemento che preoccupa maggiormente gli operatori in tutte le fasi della filiera sono i costi di produzione. All’aumento dei mezzi tecnici di produzione vanno aggiunti tutti quelli nelle fasi più a valle, a partire dal confezionamento, che ha visto incrementi rilevanti del vetro, non ultimo il caro energia che ha fatto schizzare le bollette. Un plauso va rivolto ai nostri produttori che, tra mille difficoltà, continuano a produrre un olio di eccelsa qualità”. Consumare olio extravergine di oliva DOP significa avvicinarsi al territorio di origine, alla sua storia, alle sue tradizioni ed apprezzare il frutto del lavoro dell’uomo. L’ampia gamma di profumi e sapori che le cinque varietà principali di oliva sono in grado di esprimere, consentono di ottenere oli unici ed inimitabili.

 

Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei “riparte” da Giuseppe Arezzo. Il presidente uscente, in carica da ben 9 anni, è stato riconfermato per un altro mandato. Anche il Cda ha avuto la riconferma per altri tre anni. Il presidente Arezzo ha ricordato le tappe di un percorso ricco di impegni. “Ringrazio il consiglio di amministrazione e tutti i  nostri consorziati -spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – per la fiducia e la stima. Il mio impegno sarà soprattutto rivolto a rinnovare il prestigio di cui il consorzio ha sempre goduto. Stiamo attraversando una fase davvero complicata: il post pandemia, la guerra, i rincari delle materie prime. Il nostro settore, con tutte le difficoltà, resta uno dei cardini  con produzioni d’eccellenza. Al tempo stesso, intorno all’olio, ruota  un patrimonio  di saperi, di tradizioni, di culture ampie e diversificate. La parola chiave è qualità. Dietro ad un elevato livello qualitativo c’è un complesso sistema di fattori che lo determinano”.

Il consorzio ha voluto promuovere l’immagine dell’olio dop dei monti iblei in eventi  e manifestazioni fuori dai confini regionali. In ambito strettamente locale proficua la collaborazione, grazie ad un protocollo d’intesa, con gli istituti alberghieri di Modica e Scicli. Il consorzio è stato parte attiva nell’istituzione del nuovo corso   di laurea triennale, a Ragusa Ibla, in management delle imprese per l’economia sostenibile (MIES) del dipartimento economia e Impresa dell’Università di Catania. Importante anche la collaborazione con Amira per promuovere l’olio in eventi e manifestazioni anche di carattere sociale vedi il concorso riservato agli studenti disabili degli istituti alberghieri a Siracusa. Il consorzio di tutela fa parte della DOS Sicilia,  un’associazione di consorzi per la promozione e valorizzazione di produzioni tipiche agroalimentari siciliane a marchio DOP, IGP e QS.  All’interno dell’associazione fanno parte 17 consorzi di tutela e valorizzazione di produzioni di qualità certificata. Altro risultato raggiunto il corso per capo panel, nella sede della camera di Commercio di Catania, grazie ad una proficua collaborazione con l’istituto regionale del Vino e dell’olio di Palermo (Irvos) e il consorzio di tutela olio dop Monte Etna. Non ultimo la modifica al disciplinare di produzione, approvato dalla comunità economica europea, con nuove aree nei territori di Siracusa (Carlentini e Avola) e Catania (Mirabella Imbaccari e Scordia).

San Michele di Ganzaria celebra le produzioni d’eccellenza. Iniziando dall’olio dop monti iblei. Una giornata di studio con il convegno sul patrimonio di biodiversità e la ricchezza del territorio: la normativa vigente e il consumo consapevole dell’olio di qualità”. Una presenza, quello del consorzio olio dop monti iblei, per confermare la bontà delle produzioni

 

È tutto pronto per Olio e NonS’Olio, la manifestazione che si terrà a Chiaramonte Gulfi dall’11 al 13 novembre. Convegni, master class, show cooking, prodotti agroalimentari e area food: Olio e NonS’Olio, giunto alla quinta edizione, riapre i battenti in grande stile dopo un’assenza durata più di 10 anni. L’evento è organizzato dal Comune di Chiaramonte Gulfi insieme al Consorzio Chiaramonte, che riunisce 11 aziende del territorio, 7 delle quali si dedicano principalmente alla produzione di olio, 1 alle conserve e 2 alla ristorazione e all’accoglienza. Proprio la cucina, infatti, sarà il cuore pulsante dell’evento non solo per l’apertura dell’area Food prevista per sabato 12 e domenica 13 novembre, ma anche per la stretta collaborazione con l’istituto alberghiero “Principi Grimaldi” di Modica, sede staccata di Chiaramonte, che interverrà con uno show cooking durante il convegno di apertura di venerdì 11 novembre. Si parte venerdì 11 novembre alle 17.30 con un importante seminario denominato “Olivicoltura: alimentazione e ambiente”, che si svolgerà in Sala Leonardo Sciascia e a cui prenderanno parte importantissimi relatori del mondo olivicolo e della gastronomia. A seguire, lo show cooking organizzato dall’Istituto “Principi Grimaldi” di Modica che delizierà i partecipanti con alcuni piatti preparati sul momento il cui filo conduttore sarà l’olio d’oliva.

Alle 19.30 e alle 21.00 inizieranno le master class di degustazione, dedicate a olio, vino e birra che si svolgeranno rispettivamente in Sala Sciascia, Società Operaia Vittorio Emanuele e Società Operaia Umberto I. Sabato 12 novembre dalle 9 alle 15 si potrà partecipare al corso di potatura, a cura di APO Catania, con visite aziendali e degustazioni di prodotti presso le aziende locali.

Alle 15, l’associazione Chiaramonte Cammina propone una passeggiata denominata “Ripercorrendo le vie dell’Olio di Chiaramonte”. Alle 18, giro del centro storico insieme alla Pro Loco Chiaramonte.

Dalle 17 alle 24 apre, inoltre, in piazza Duomo, l’area Food “Sagra dell’olio” e gli stand espositivi “Dal produttore al consumatore”. Più di 20 aziende, infatti, esporranno i loro prodotti agroalimentari a disposizione dei visitatori. L’area food, invece, è gestita dalle associazioni del territorio di Chiaramonte, ovvero associazione Morana, Giovanile di Roccazzo, Muti, Piano dell’Acqua e Villaggio Gulfi.Sarà possibile degustare un vassoio con alcune specialità il cui filo conduttore è l’olio d’oliva: dai ceci con olio Dop all’immancabile salsiccia di Chiaramonte, dal “pane cunzatu” alla caponata di olive e naturalmente, essendo questo il periodo di San Martino, non mancheranno le frittelle. Domenica 13 novembre dalle 9.30 alle 17,00 torna l’apertura dell’area food e gli stand espositivi dei produttori. Da non perdere, inoltre, alle ore 10.00 in piazza Duomo la gara del Taglio della Fetta e una dimostrazione di spremitura delle olive con il “mini frantoio”.Per info e prenotazioni alle masterclass di olio, vino e birra consultare il sito del Consorzio Chiaramonte:

https://www.consorziochiaramonte.com/it/master-class-olio-e-nonsolio-2022/

 

San Michele di Ganzaria celebra le produzioni d’eccellenza. Iniziando dall’olio dop monti iblei. Una giornata di studio con il convegno sul “patrimonio di biodiversità e la ricchezza del territorio: la normativa vigente e il consumo consapevole dell’olio di qualità”. Una presenza, quello del Consorzio di tutela olio dop monti iblei, per confermare la bontà delle produzioni in un territorio, come quello di San Michele, che rientra nell’area di produzione dell’olio a marchio dop. E’ stata una giornata intensa – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo -con la presenza di tanti produttori del versante catanese. Il consorzio non poteva non essere presente rimarcando il ruolo fondamentale della promozione e della valorizzazione di un territorio così importante come San Michele di Ganzaria”. Con la modifica al disciplinare di produzione, approvato dalla comunità economica europea, il territorio si e’ ampliato includendo i comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia in provincia di Catania, Carlentini e Avola a Siracusa. Il territorio di produzione dell’olio extra vergine d’oliva DOP Monti Iblei riguarda le province di Catania, Ragusa e Siracusa. In questa zona elettiva la coltivazione dell’ulivo si basa su sistemi tradizionali e ciò è testimoniato dalla presenza di migliaia di ettari di uliveti e di centinaia di frantoi piccoli e grandi.

Un segno tangibile.  Tutelare il made in italy del cibo iniziando proprio dal ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare guidato da Francesco Lollobrigida. Un concetto chiaro e ben definito.  Un tema che durante la storia repubblicana italiana ha poco appassionato tutti gli attori della politica salvo rarissime eccezioni. Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei plaude all’iniziativa del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni di dare un segnale forte.

Per la prima volta si parla di sovranità alimentare -spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Dott. Giuseppe Arezzo – di concetti tanto semplici quanto difficili da pronunciare. La nostra agricoltura ha un patrimonio di bio diversità unico nel suo genere. La sovranità alimentare va di pari passo con tutte le battaglie del nostro governo in seno all’Europa a tutela delle produzioni nazionali di alto livello, come l’olio  Dop.  Il concetto di sovranità alimentare esiste da almeno 25 anni – aggiunge Arezzo – e si può dire che indichi, semplificando molto, un modello di gestione delle risorse alimentari basato sulla sostenibilità e su principi di giustizia sociale e sulla autodeterminazione anziché su una mercificazione del cibo .Scegliere la definizione di Sovranità Alimentare non significa parlare di autarchia o di una qualche forma di nazionalismo applicata alle politiche agricole e alimentari. Significa garantire il diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari senza costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici. Sembra davvero strano e surreale che qualche autorevole esponente politico della sinistra – commenta il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei -faccia confusione sul termine sovranità alimentare ripercorrendo paragoni assurdi con il ventennio fascista che nulla hanno a che vedere e che, oramai, appartengono alla storia  del nostro paese”. 

 I  ragazzi diversamente abili di 14  istituti alberghieri,  provenienti da ogni parte d’Italia, si sono cimentati in una gara in sala e per la preparazione di una crepes al flambè con i sapori tipici del territorio. L’olio dop dei monti iblei, insieme ad altre eccellenze, è stato il protagonista nella preparazione dei piatti. Il concorso nazionale “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”, manifestazione giunta alla terza edizione e dedicata ai giovani diversamente abili, è stato organizzato dall’Associazione maitres italiani ristoranti e alberghi (Amira),  all’Aretusa Palace Hotel di Siracusa. “Questi ragazzi hanno dimostrato di avere una marcia in più – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo vedere questi studenti al lavoro con attenzione e grande dedizione ci fa capire quanto sia importante il ruolo della scuola e dei loro tutor. Dietro la parola disabile c’è un mondo di abili a fare altro, di sensibilità a volte sconosciute, a volte incomprese ai più, altre volte valorizzate. Alle competenze prettamente gastronomiche, nel caso degli studenti dell’istituto alberghiero, vanno quindi sommate quelle gestionali, organizzative e commerciali. Il consorzio di tutela non poteva non essere presente a questo evento -aggiunge Arezzo -per una tematica non solo di carattere sociale ma di promozione delle sue eccellenze iniziando proprio dall’olio dop dei monti iblei”.

Una cena di gala con maitre e cuochi d’eccezione. Saranno i ragazzi disabili, degli istituti alberghieri,  i protagonisti del concorso nazionale promosso dall’Amira – Associazione Maitre Italiani Ristoranti ed Alberghi, che si svolgerà all’Aretusa Palace di Siracusa il 19-20 e 21 ottobre. Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei fornirà l’olio. “Una manifestazione davvero speciale – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – non potevano non accettare l’invito dell’Amira e del suo fiduciario di Ragusa Barocca, Vito Guzzardi. Ristorazione e disabilità è un tema del quale si parla poco ma che riguarda tantissime persone”. Testimonial della manifestazione, l’atleta paralimpica di fama mondiale con sindrome di Down, Nicole Orlando. L’iniziativa è  organizzata da Luciano Graziano, Gran Maestro della Ristorazione, con il fiduciario della sezione Sicilia Centrale, Giuseppe Pinzino. A disposizione dei ragazzi disabili, i tutor, che li guideranno verso l’acquisizione delle competenze necessarie per poter entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro. Le persone diversamente abili hanno una sensibilità speciale che rende meraviglioso l’ambiente dove operano. I ragazzi, aspiranti maitre, dovranno cimentarsi nella preparazione di un piatto alla lampada con la creazione di una crepes con prodotti tipici del territorio.

 

 

Una degustazione delle  “eccellenze” con l’olio dop monti iblei. Il battesimo del nuovo corso di laurea in management delle imprese  per l’economia sostenibile diventa un’occasione per fare conoscere al mondo accademico le peculiarità dell’olio dop. Una  full immersion, nell’aula magna dell’ex distretto militare, a Ragusa Ibla, con  la presentazione del corso di laurea. Poi, in piazza Chiaramonte, nella sede della facoltà, la degustazione  di olio dop.  “La conoscenza – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo -dà la possibilità di rendere note le storia, i valori, i legami che il nostro olio ha con il territorio. I nostri produttori continuano a scommettere sulla qualità in un anno sicuramente molto difficile.  E’ stata l’occasione per riflettere sulle caratteristiche dell’olio  e sulle esigenze di promuovere e salvaguardare una tradizione millenaria che ha, nell’olivicoltura di qualità, il suo fiore all’occhiello. Si punta a valorizzare il settore con un continuo miglioramento dello standard qualitativo, grazie agli sforzi profusi dei nostri produttori,  e allargando le prospettive di crescita, legate non solo alla produzione, ma anche alla formazione, allo sviluppo, e alla promozione  dell’olio. A proposito di raccolta delle olive –  aggiunge il presidente Arezzo – si profila un’annata eccezionale in termini di qualità ma con una riduzione generale di circa il 20 per cento a causa degli eventi atmosferici, vedi la carenza di precipitazioni e le temperature molto elevate, che si sono susseguite nei mesi scorsi”. Il nuovo corso di laurea, con sede a Ragusa Ibla,  si concentra sulle caratteristiche, i problemi, e le potenzialità delle aziende dell’agricoltura, dell’agroindustria, del turismo e della cultura, e sulle aziende dei settori ad essi collegati. Nel corso è prevista una formazione orientata al supporto di nuovi progetti di valorizzazione delle risorse territoriali anche attraverso l’internazionalizzazione, l’interazione nei nuovi contesti mediatici e l’analisi degli strumenti di certificazione degli output aziendali.