È tutto pronto per Olio e NonS’Olio, la manifestazione che si terrà a Chiaramonte Gulfi dall’11 al 13 novembre. Convegni, master class, show cooking, prodotti agroalimentari e area food: Olio e NonS’Olio, giunto alla quinta edizione, riapre i battenti in grande stile dopo un’assenza durata più di 10 anni. L’evento è organizzato dal Comune di Chiaramonte Gulfi insieme al Consorzio Chiaramonte, che riunisce 11 aziende del territorio, 7 delle quali si dedicano principalmente alla produzione di olio, 1 alle conserve e 2 alla ristorazione e all’accoglienza. Proprio la cucina, infatti, sarà il cuore pulsante dell’evento non solo per l’apertura dell’area Food prevista per sabato 12 e domenica 13 novembre, ma anche per la stretta collaborazione con l’istituto alberghiero “Principi Grimaldi” di Modica, sede staccata di Chiaramonte, che interverrà con uno show cooking durante il convegno di apertura di venerdì 11 novembre. Si parte venerdì 11 novembre alle 17.30 con un importante seminario denominato “Olivicoltura: alimentazione e ambiente”, che si svolgerà in Sala Leonardo Sciascia e a cui prenderanno parte importantissimi relatori del mondo olivicolo e della gastronomia. A seguire, lo show cooking organizzato dall’Istituto “Principi Grimaldi” di Modica che delizierà i partecipanti con alcuni piatti preparati sul momento il cui filo conduttore sarà l’olio d’oliva.

Alle 19.30 e alle 21.00 inizieranno le master class di degustazione, dedicate a olio, vino e birra che si svolgeranno rispettivamente in Sala Sciascia, Società Operaia Vittorio Emanuele e Società Operaia Umberto I. Sabato 12 novembre dalle 9 alle 15 si potrà partecipare al corso di potatura, a cura di APO Catania, con visite aziendali e degustazioni di prodotti presso le aziende locali.

Alle 15, l’associazione Chiaramonte Cammina propone una passeggiata denominata “Ripercorrendo le vie dell’Olio di Chiaramonte”. Alle 18, giro del centro storico insieme alla Pro Loco Chiaramonte.

Dalle 17 alle 24 apre, inoltre, in piazza Duomo, l’area Food “Sagra dell’olio” e gli stand espositivi “Dal produttore al consumatore”. Più di 20 aziende, infatti, esporranno i loro prodotti agroalimentari a disposizione dei visitatori. L’area food, invece, è gestita dalle associazioni del territorio di Chiaramonte, ovvero associazione Morana, Giovanile di Roccazzo, Muti, Piano dell’Acqua e Villaggio Gulfi.Sarà possibile degustare un vassoio con alcune specialità il cui filo conduttore è l’olio d’oliva: dai ceci con olio Dop all’immancabile salsiccia di Chiaramonte, dal “pane cunzatu” alla caponata di olive e naturalmente, essendo questo il periodo di San Martino, non mancheranno le frittelle. Domenica 13 novembre dalle 9.30 alle 17,00 torna l’apertura dell’area food e gli stand espositivi dei produttori. Da non perdere, inoltre, alle ore 10.00 in piazza Duomo la gara del Taglio della Fetta e una dimostrazione di spremitura delle olive con il “mini frantoio”.Per info e prenotazioni alle masterclass di olio, vino e birra consultare il sito del Consorzio Chiaramonte:

https://www.consorziochiaramonte.com/it/master-class-olio-e-nonsolio-2022/

 

San Michele di Ganzaria celebra le produzioni d’eccellenza. Iniziando dall’olio dop monti iblei. Una giornata di studio con il convegno sul “patrimonio di biodiversità e la ricchezza del territorio: la normativa vigente e il consumo consapevole dell’olio di qualità”. Una presenza, quello del Consorzio di tutela olio dop monti iblei, per confermare la bontà delle produzioni in un territorio, come quello di San Michele, che rientra nell’area di produzione dell’olio a marchio dop. E’ stata una giornata intensa – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo -con la presenza di tanti produttori del versante catanese. Il consorzio non poteva non essere presente rimarcando il ruolo fondamentale della promozione e della valorizzazione di un territorio così importante come San Michele di Ganzaria”. Con la modifica al disciplinare di produzione, approvato dalla comunità economica europea, il territorio si e’ ampliato includendo i comuni di Mirabella Imbaccari e Scordia in provincia di Catania, Carlentini e Avola a Siracusa. Il territorio di produzione dell’olio extra vergine d’oliva DOP Monti Iblei riguarda le province di Catania, Ragusa e Siracusa. In questa zona elettiva la coltivazione dell’ulivo si basa su sistemi tradizionali e ciò è testimoniato dalla presenza di migliaia di ettari di uliveti e di centinaia di frantoi piccoli e grandi.

Un segno tangibile.  Tutelare il made in italy del cibo iniziando proprio dal ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare guidato da Francesco Lollobrigida. Un concetto chiaro e ben definito.  Un tema che durante la storia repubblicana italiana ha poco appassionato tutti gli attori della politica salvo rarissime eccezioni. Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei plaude all’iniziativa del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni di dare un segnale forte.

Per la prima volta si parla di sovranità alimentare -spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Dott. Giuseppe Arezzo – di concetti tanto semplici quanto difficili da pronunciare. La nostra agricoltura ha un patrimonio di bio diversità unico nel suo genere. La sovranità alimentare va di pari passo con tutte le battaglie del nostro governo in seno all’Europa a tutela delle produzioni nazionali di alto livello, come l’olio  Dop.  Il concetto di sovranità alimentare esiste da almeno 25 anni – aggiunge Arezzo – e si può dire che indichi, semplificando molto, un modello di gestione delle risorse alimentari basato sulla sostenibilità e su principi di giustizia sociale e sulla autodeterminazione anziché su una mercificazione del cibo .Scegliere la definizione di Sovranità Alimentare non significa parlare di autarchia o di una qualche forma di nazionalismo applicata alle politiche agricole e alimentari. Significa garantire il diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari senza costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici. Sembra davvero strano e surreale che qualche autorevole esponente politico della sinistra – commenta il presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei -faccia confusione sul termine sovranità alimentare ripercorrendo paragoni assurdi con il ventennio fascista che nulla hanno a che vedere e che, oramai, appartengono alla storia  del nostro paese”. 

 I  ragazzi diversamente abili di 14  istituti alberghieri,  provenienti da ogni parte d’Italia, si sono cimentati in una gara in sala e per la preparazione di una crepes al flambè con i sapori tipici del territorio. L’olio dop dei monti iblei, insieme ad altre eccellenze, è stato il protagonista nella preparazione dei piatti. Il concorso nazionale “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”, manifestazione giunta alla terza edizione e dedicata ai giovani diversamente abili, è stato organizzato dall’Associazione maitres italiani ristoranti e alberghi (Amira),  all’Aretusa Palace Hotel di Siracusa. “Questi ragazzi hanno dimostrato di avere una marcia in più – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo vedere questi studenti al lavoro con attenzione e grande dedizione ci fa capire quanto sia importante il ruolo della scuola e dei loro tutor. Dietro la parola disabile c’è un mondo di abili a fare altro, di sensibilità a volte sconosciute, a volte incomprese ai più, altre volte valorizzate. Alle competenze prettamente gastronomiche, nel caso degli studenti dell’istituto alberghiero, vanno quindi sommate quelle gestionali, organizzative e commerciali. Il consorzio di tutela non poteva non essere presente a questo evento -aggiunge Arezzo -per una tematica non solo di carattere sociale ma di promozione delle sue eccellenze iniziando proprio dall’olio dop dei monti iblei”.

Una cena di gala con maitre e cuochi d’eccezione. Saranno i ragazzi disabili, degli istituti alberghieri,  i protagonisti del concorso nazionale promosso dall’Amira – Associazione Maitre Italiani Ristoranti ed Alberghi, che si svolgerà all’Aretusa Palace di Siracusa il 19-20 e 21 ottobre. Il consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei fornirà l’olio. “Una manifestazione davvero speciale – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – non potevano non accettare l’invito dell’Amira e del suo fiduciario di Ragusa Barocca, Vito Guzzardi. Ristorazione e disabilità è un tema del quale si parla poco ma che riguarda tantissime persone”. Testimonial della manifestazione, l’atleta paralimpica di fama mondiale con sindrome di Down, Nicole Orlando. L’iniziativa è  organizzata da Luciano Graziano, Gran Maestro della Ristorazione, con il fiduciario della sezione Sicilia Centrale, Giuseppe Pinzino. A disposizione dei ragazzi disabili, i tutor, che li guideranno verso l’acquisizione delle competenze necessarie per poter entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro. Le persone diversamente abili hanno una sensibilità speciale che rende meraviglioso l’ambiente dove operano. I ragazzi, aspiranti maitre, dovranno cimentarsi nella preparazione di un piatto alla lampada con la creazione di una crepes con prodotti tipici del territorio.

 

 

Una degustazione delle  “eccellenze” con l’olio dop monti iblei. Il battesimo del nuovo corso di laurea in management delle imprese  per l’economia sostenibile diventa un’occasione per fare conoscere al mondo accademico le peculiarità dell’olio dop. Una  full immersion, nell’aula magna dell’ex distretto militare, a Ragusa Ibla, con  la presentazione del corso di laurea. Poi, in piazza Chiaramonte, nella sede della facoltà, la degustazione  di olio dop.  “La conoscenza – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo -dà la possibilità di rendere note le storia, i valori, i legami che il nostro olio ha con il territorio. I nostri produttori continuano a scommettere sulla qualità in un anno sicuramente molto difficile.  E’ stata l’occasione per riflettere sulle caratteristiche dell’olio  e sulle esigenze di promuovere e salvaguardare una tradizione millenaria che ha, nell’olivicoltura di qualità, il suo fiore all’occhiello. Si punta a valorizzare il settore con un continuo miglioramento dello standard qualitativo, grazie agli sforzi profusi dei nostri produttori,  e allargando le prospettive di crescita, legate non solo alla produzione, ma anche alla formazione, allo sviluppo, e alla promozione  dell’olio. A proposito di raccolta delle olive –  aggiunge il presidente Arezzo – si profila un’annata eccezionale in termini di qualità ma con una riduzione generale di circa il 20 per cento a causa degli eventi atmosferici, vedi la carenza di precipitazioni e le temperature molto elevate, che si sono susseguite nei mesi scorsi”. Il nuovo corso di laurea, con sede a Ragusa Ibla,  si concentra sulle caratteristiche, i problemi, e le potenzialità delle aziende dell’agricoltura, dell’agroindustria, del turismo e della cultura, e sulle aziende dei settori ad essi collegati. Nel corso è prevista una formazione orientata al supporto di nuovi progetti di valorizzazione delle risorse territoriali anche attraverso l’internazionalizzazione, l’interazione nei nuovi contesti mediatici e l’analisi degli strumenti di certificazione degli output aziendali.

Il taglio del nastro con le “eccellenze” del territorio. Un banchetto informativo con una degustazione guidata del consorzio dell’olio dop Monti iblei. Una vetrina, l’ennesima, per il consorzio che sarà presente venerdì 14 ottobre all’inaugurazione del corso di laurea triennale in management delle imprese per l’economia sostenibile all’ex distretto militare, in piazza Solarino, a Ragusa Ibla. “Una straordinaria occasione di crescita per il nostro territorio – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo – Il corso si concentra sulle caratteristiche, i problemi e le potenzialità delle aziende dell’agricoltura, dell’agroindustria, del turismo e della cultura, e sulle aziende dei settori ad essi collegati. Nel corso di laurea è prevista una formazione orientata al supporto di nuovi progetti di valorizzazione delle risorse territoriali anche attraverso l’internazionalizzazione. Per il consorzio di tutela – aggiunge Arezzo – sarà un’occasione per fare conoscere ai docenti le caratteristiche dell’olio che è il frutto di una sinergica ed attenta filiera produttiva dove nulla viene affidato al caso ricordando che il territorio rappresenta l’essenza dell’unicità del nostro olio. Caratteristiche che, da sempre, connotano la storia olivicola di questa splendida realtà del Sud est della Sicilia”.

Un mix indissolubile che lega la cultura dell’olio all’identità della terra e al turismo di qualità. La promozione dell’olio dop Monti iblei all’interno del salone del gusto Terra Madre in programma al Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre. Lo spazio espositivo, con degustazioni a tema, all’interno dello stand del Libero consorzio di Ragusa insieme con i presidi Slow food e ai consorzi di tutela. “Ringraziamo il commissario Salvatore Piazza che ha voluto sostenere questa presenza congiunta al salone del gusto di Torino – spiega il presidente del consorzio di tutela olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo – un appuntamento fieristico, l’ennesimo, per il consorzio di tutela che avrà la possibilità di fare conoscere al grande pubblico le qualità e le peculiarità dell’olio dop Monti iblei. L’olio è annoverato fra le scelte migliori in materia di condimenti per il sapore, la fragranza e per le sue virtù salutari. Una vera e propria vocazione che incontra un mercato sempre più aperto e acquirenti sempre più interessati alle mille sfumature dell’olio di qualità”. Una delle parole chiave di Terra Madre salone del gusto è imparare. Tanti gli appuntamenti pensati per le famiglie, ma anche per le nuove generazioni, con attività di educazione su cibo e alimentazione. Non mancano le occasioni per approfondire il tema della rigenerazione attraverso il cibo e le voci dei suoi protagonisti. Marchio distintivo di tutti gli eventi Slow food, a Parco Dora, i laboratori del gusto. Tema dominante è la rigenerazione che sarà affrontato da molti punti di vista mettendo a fuoco i temi del cibo “pulito, buono e giusto”. “I due anni di stop legati alla pandemia hanno bloccato ogni attività di promozione del consorzio di tutela – aggiunge Arezzo – e questa può essere una importante occasione. Abbiamo pensato anche ad un piatto tipico del territorio ibleo arricchito con del buon olio dop Monti iblei. Un viaggio attraverso l’olio e le sue consistenze”. Una declinazione dell’olio che gioca ad assumere nuove forme e nuove consistenze; un laboratorio sul suo utilizzo, sul suo diventare “ingrediente” e non semplice condimento.

 

Meno 20 per cento rispetto ai numeri dello scorso anno. Il caldo anomalo, che a maggio ha compromesso la fioritura, e il deficit idrico hanno creato le condizioni per un’annata di poca “carica” delle olive destinate alla produzione del rinomato Olio dop Monti iblei. Una quantità ridotta ma di eccelsa qualità. “E’ una stagione anomala – spiega il presidente del consorzio di tutela Olio dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo – ma ci sono tutte le condizioni per una produzione a livello qualitativo superiore alle attese. Siamo certi che, anche quest’anno, i nostri produttori, saranno in grado di produrre un olio straordinario destinato, in buona parte, al mercato estero. Per l’export si stanno aprendo scenari interessanti e ci sono buone ragioni per continuare a essere ottimisti”. In alcune aree del territorio, vicino al mare, la raccolta sarà anticipata di qualche settimana. “Le reti sono state già posizionate sotto gli alberi -commenta Arezzo – per l’inizio della raccolta.  Da questa antica terra provengono oli caratteristici per il loro sapore armonico dal fruttato medio-intenso, dal colore verde-oro, dal gusto fruttato con sentori di erbe, pomodoro verde e carciofo, con note di amaro e piccante armonicamente in equilibrio tra loro”. L’estrema cura dedicata alla produzione unita alle caratteristiche uniche donate al frutto consentono di ottenere una Dop dalle note gustative dinamiche ed avvolgenti: una vera esplosione di gusto al palato. Consumare un olio extravergine di oliva Dop significa avvicinarsi al territorio di origine, alla sua storia e alle sue tradizioni e apprezzare il frutto del lavoro di produttori e frantoiani. Non solo note positive. L’aumento dei costi dell’energia avrà effetti devastanti anche sulla filiera dell’olio. Il rincaro dell’energia si abbatte sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dal vetro per le bottiglie fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti.

L’ azienda siciliana Frantoi Cutrera e’ salita, quest’anno, sul podio di Monocultivaroliveoil, il concorso internazionale che incorona i migliori oli extra vergine di oliva monovarietali. A Frantoi Cutrera è andato non solo il premio “Best of the World 2022” ma anche il Dinasty of the year ed il Tech video 2022. Tre riconoscimenti che premiano la Sicilia.  Il Concorso Monocultivaroliveoil e’ l’appuntamento con i migliori oli extra vergine di oliva monocultivar, nato quindici anni fa da un’idea di  Gino Celletti, uno dei più importanti esperti mondiali del settore olivicolo/oleario e da anni impegnato nella costante valorizzazione delle produzioni di eccellenza di oli evo monovarietali. A conquistare la giuria e’ stato l’olio evo “Primo” che viene prodotto sui Monti Iblei, a 350-450 metri di altitudine sul livello del mare, da uliveti secolari. Si usa esclusivamente la varieta’ Tonda Iblea, dal colore verde brillante, e’ intensamente fruttato con pronunciate note di pomodoro verde, erba appena tagliata ed erbe fresche aromatiche. In bocca si presenta corposo ed intenso. L’amaro e il piccante sono presenti ma molto equilibrati. “E’ un risultato straordinario – commenta il presidente del consorzio di tutela olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo – frutto della passione e del duro lavoro.  Un prodotto di alta qualità capace di esaltare gusti, profumi e tradizione in un territorio, storicamente, fiore all’occhio della dop monti iblei”,