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Un lavoro di condivisione e di concertazione. Grazie all’ottimo lavoro svolto dal presidente Gino Catania, la Dop monte Etna è riuscita ad ottenere la modifica al disciplinare di produzione”. Così il presidente del consorzio di tutela olio Dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo, plaude al lavoro svolto dal consorzio monte Etna. Con la modifica al disciplinare – pubblicata sulla Gazzetta ufficiale – l’area di produzione si è ampliata con l’ingresso di 25 nuovi comuni alle pendici dell’Etna. Un comprensorio assai vasto, ad anello, che include anche 4 comuni del versante messinese e un territorio in provincia di Enna. “Con il consorzio monte Etna e con il presidente Gino Catania – spiega Arezzo – da anni c’è un proficuo rapporto di collaborazione. Non ultimo il corso per capo panel che sarà ufficializzato da qui a breve,. Un corso atteso che si svolgerà nella sede della Camera di commercio di Catania e darà nuova linfa.  C’è in itinere anche un corso per potatori in collaborazione con gli istituti agrari di Modica e Scicli”. Obiettivi comuni quelli perseguiti dai due consorzi. “Per fare crescere capillarmente il territorio – commenta il presidente Arezzo – è necessario mettere in campo iniziative che, operando a diversi livelli di profondità, valorizzino le eccellenze, permettano un confronto proficuo tra iniziative differenti. Occorre collaborare condividendo progetti e informazioni.  La capacità di lavorare in squadra entra in gioco ogni volta che si individua il raggiungimento di un obiettivo. Con il consorzio monte Etna, siamo certi, che gli obiettivi da raggiungere saranno molteplici”.

Il Covid-19 corre. E Il paese arranca. Con tanti, troppi decreti, che hanno creato un clima di incertezza.  Il presidente del consorzio dell’olio dop monti iblei, Giuseppe Arezzo, parla delle mille problematiche legate all’emergenza sanitaria. “La salute dei nostri cittadini ha la priorità assoluta  – dice Arezzo – ma ci aspettiamo, d’ora in avanti, una uniformità di decreti per non creare ulteriore disagi al sistema paese. Sull’utilizzo dei guanti, ad esempio, abbiamo ascoltato, nelle settimane scorse, mille pareri, tutti discordanti tra di loro. Ma i guanti vanno utilizzati e in che modo??”.Un appello alle forze politiche affinchè ci sia una unità di intenti per “traghettare il paese fuori dall’emergenza”.  Il presidente del consorzio si sofferma, poi, alle inevitabili ricadute economiche sulla commercializzazione dell’olio dop. “Siamo consapevoli delle difficoltà a cui andranno incontro i nostri produttori. Ma non bisogna abbassare mai la guardia – aggiunge Arezzo – abbiamo lavorato, in questi anni, per fare conoscere e apprezzare questo prodotto dalle straordinarie qualità”. Il consorzio  di tutela dell’olio dop monti iblei, grazie ad un lavoro sinergico dei produttori, ha acquisito una visibilità “nazionale” con uno spazio all’interno del quotidiano economico il sole 24 ore. “E’ la conferma dell’ottimo lavoro fatto in questi anni –commenta Arezzo – i protagonisti sono  i nostri produttori, i consorziati, che continuano ad investire sulla qualità e sulle strutture. Con la modifica al disciplinare di produzione si avrà l’ingresso di 4 nuovi comuni (Mirabella Imbaccari, Scordia, Avola e Carlentini). In questa sede mi preme ringraziare  tutti i comuni e in modo particolare Mirabella Imbaccari che ha creduto, da subito, nelle potenzialità del consorzio con l’inserimento del proprio territorio nell’area di produzione. Quando si lavora per il bene comune – al di la’ delle appartenenze politiche –  i risultati sono tangibili”.